Un progetto ideale non necessariamente deve apparire “nuovo”, forse deve apparire innovativo nella sua fattispecie. Nessuna forma di introduzione estranea alle nostre tradizioni, merita più attenzione di quanto appare meravigliosa la cultura impressa nelle pietre, sul legno e sulle mura della nostra città. Valorizzare è riflettere sul tesoro che si possiede come inimitabile fonte di originalità, la quale rende uniche le caratteristiche che storicamente ci contraddistinguono. Ridisegnare il territorio è spolverare la coltre che da anni si e’ ispessita a causa del disinteresse grottesco, lo stesso che oggi ci spinge nella direzione delle nostre posizioni, le quali pongono Casaluce sotto i riflettori di un nuovo palcoscenico culturale.

Dalla sua fondazione nel 2007, il filo conduttore dell’operato dell`associazione Polieni è la valorizzazione del territorio di Casaluce. In particolare la sua attenzione è da sempre rivolta al castello monastero celestino e l`annesso Santuario di Santa Maria di Casaluce in quanto emblema di un territorio che dall’anno 1000 il destino lo rese un testimone silenzioso della storia d`Europa. In effetti la prima fortezza normanna nel sud Italia, la residenza prediletta di Raimondo del Balzo ed Isabella d’Apia, il monastero, la chiesa gotica, i cimeli provenienti dalla Terra Santa, luogo di pellegrinaggi e benevolenze dei reali dagli Angioini fino ai Borbone delle due Sicilie, i pregevolissimi cicli di affreschi giotteschi e le numerose opere d’arte smarrite rimasero in penombra, silenti, abbandonate e oramai fuori dall’attenzione dei suoi legali tutori. Solo negli ultimi anni, il santuario di Casaluce ricomincia la sua storia interrotta, ridestandosi di mistico fascino e di orgoglio secolare. Dal suo legale Rettore Sac. Michele Verolla, ai gruppi di volontariato laici e religiosi, agli enti competenti e fino all’Associazione Polieni, ognuno nella propria misura contribuì affinché quell’incantesimo di ignoranza fosse spezzato. Oggi fortunatamente in parte è svanito e sfortunatamente l’altra parte tarda ad essere annullata, ma di sicuro la magia positiva più grande risiede ancora in quelle figure, celate ed ammutolite dal 600 da una coltre di sostanza inorganica, oggi finalmente visibili. Vedere  quelle figure impresse nell’intonaco di nuovo affacciarsi e comunicare chi da clipei chi da intradossi è effettivamente l`incanto più grande. Ebbene si, questo spirito emotivo è da sempre stato l`energia che ha mosso l’Associazione Polieni e che negli anni le ha permesso di realizzare eventi, concerti, convegni, simposi e soprattutto di divulgare la storia e l`arte di un monumento a rilievo nazionale attraverso il web e numerose comunicazioni orali.

ll sito web: www.santuariodicasaluce.it

Il 18 marzo 2007, dopo un anno di preparazione, fu pubblicato il primo sito web ufficiale del Santuario di Casaluce e del complesso monastico al fine di promuovere e divulgare le ricchezze e i tesori di questa terra in Italia e nel mondo.

Grazie ad esso infatti si è potuto creare una finestra virtuale che si affaccia direttamente sul “globo” consentendo un’informazione diretta a 360 gradi fornendo cosi` il primo documento informativo accessibile a tutti. Il sito nacque, dunque da un’esigenza di proporre e di far conoscere l’Abbazia Santuario di Casaluce in tutte le sue componenti storiche, artistiche, architettoniche e di culto con la speranza che potesse fungere da strumento utile per la divulgazione e conoscenza di Casaluce, della Sua Madonna e dei suoi monumenti.

Esso è frutto di molteplici studi e ricerche. Nella versione del 2007 risulta essere ricco di immagini e presenta una stesura molto dettagliata tanto da diventare un utile strumento di studio e approfondimenti.

Il 18 marzo 2008 si costituì l`Associazione Polieni, i cui membri tutt’oggi attivi, furono: Dr. Antonio Paciello, dott. Biagio Palumbo, dott. Francesco del Prete, prof. Gennaro Natale e Arch. Pagano Claudia. Presidente onorario: Prof. Antonio Garofalo. Membri onorari: Sac. Michele Verolla Rettore del Santuario il quale diede l`autorizzazione controllando personalmente i testi pubblicati nel sito web affinché fossero ritenuti ufficiali, Maestro Fabio di Lella. Si aggiunsero la dott.ssa Marianna Messina e la dott.ssa Maria Giulia di Martino. Collaborano attivamente Michele di Martino e Lorenzo Picone.

Nel 2012 con l’introduzione delle nuove piattaforme multimediali  ed in seguito alle innumerevoli visite provenienti da ogni parte del globo, fu ritenuto necessario rielaborare il sito internet creando una nuova struttura più facilmente accessibile e dotata di strumenti per consentire agli studiosi di reperire informazioni con maggiore rapidità, nonché un’estetica moderna come richiesto dai protocolli di internet 2.0.

I concerti di musica classica

L`Associazione Polieni si coordino` in diverse situazioni culturali con l`Associazione Diaphonia sia per una serie di concerti interni al santuario di Casaluce che esterni ad esso.

In particolare vengono annoverati i concerti di musica classica eseguiti dal Maestro Fabio di Lella. Lo stesso come membro onorario dell`Associazione Polieni provvide ad inserire Casaluce in un percorso musicale internazionale negli anni 2006, 2007 e 2008.

26 maggio 2007 – Il flauto ed il clavicembalo nel 700

29 novembre 2008 – Il flauto ed il cembalo

Le Giornate Europee del Patrimonio

Le giornate Europee del Patrimonio promosse dal MiBAC sono eventi culturali di altissimo livello. L`Italia attraverso questi eventi porta in Europa le sue ricchezze culturali piu` evidenti. Nate nel 1991 su iniziativa del Consiglio d’Europa e con il sostegno della Commissione Europea, le Giornate europee del Patrimonio rappresentano il momento più importante delle iniziative dedicate al patrimonio culturale del nostro Continente. Per le nazioni europee Le giornate del patrimonio costituiscono un momento di condivisione destinato a favorire il coinvolgimento dei cittadini con l’obiettivo di favorirne l’avvicinamento ai beni culturali prediligendo la scelta di temi transfrontalieri. L`associazione Polieni negli anni 2007, 2008, 2009, 2010 e 2011 aderi` alle Giornate europee del Patrimonio portando alla ribalta del vecchio continente un tesoro meritevole di essere avvolto dello spirito culturale che identifica le due giornate di settembre. Cosi` in quegli anni Casaluce e la sua Abbazia divenne stella nel firmamento europeo. Furono effettuate le prime turnazioni di visite guidate nel complesso monastico, mostre fotografiche, convegni e comunicazioni orali. In occasione delle GEP inoltre l`Associazione Polieni ha svolto simposi sulla storia del Real monastero di Casaluce presso la scuola media di Casaluce con plauso del preside e degli insegnanti.

29-30 settembre 2007 l’Associazione Polieni diede inizio alle GEP con l`iniziativa dal titolo Casaluce: le pitture fiorentine e i cimeli della Terra Santa.

28-29 settembre 2008 Casaluce: gli affreschi di Niccolo` di Tommaso.

27-28 settembre 2009 – Il restauro dell`Abbazia Santuario di Santa Maria di Casaluce e i ritrovati affreschi trecenteschi.

25-26 settembre 2010 Casaluce: le meraviglie dell`antico monastero.

24-25 settembre 2011 Castrum Luci: il Santuario diletto dei reali Angioini.

Le visite guidate

Dal 2007 l`associazione Polieni ha svolto visite guidate nel complesso monastico celestino di Casaluce. La valorizzazione del territorio ha trovato fertile terreno nelle visite guidate come scambio universale di cultura. Infatti l’associazione “Polieni” ha attivato il servizio di visite guidate con sistema di prenotazione informatico (santuariodicasaluce@libero.it) e telefonico e ha svolto il ruolo di guida turistica in ogni manifestazione fatta ed in ogni momento che gruppi di persone mostravano il desiderio di interfacciarsi con il nostro monumento simbolo.

In particolare: Visite Guidate per le scolaresche locali e non; Visite guidate per gruppi associativi e non. Negli anni hanno visitato il nostro monumento persone giunte da tutta Italia, in particolare: Firenze, Bologna, Roma, Assisi, Siena, Perugia, Milano, Torino, Verona, Salerno, Avellino, Benevento, Catanzaro, Reggio Calabria, Potenza, Bari, Lecce, Caserta, Napoli e agro Aversano. Tra cui Gruppi di Ricercatori universitari, Scienziati, Letterati e organizzazione umanitarie come l’UNICEF.

I convegni

Il 24 giugno 2007 l’associazione Polieni organizzo` il suo primo convegno dalla data di fondazione del gruppo.

Titolo: Turismo e sviluppo locale

L`associazione ricreo` in quell`evento una tavola rotonda che vedeva oratori ed esponenti politici di differente schiere parlamentari confrontarsi e discutere sul tema culturale di Casaluce e del suo sprovveduto degrado.

In particolare quell`anno diede molte soddisfazioni dal punto di vista sia dei rapporti umani che culturali. Fummo patrocinati e aiutati da l`allora Onorevole Rosa Suppa attraverso la presentazione di un`istanza parlamentare di cui si allega una parte della documentazione a fine testo.  Furono accordati 150.000 euro da destinare al restauro degli affreschi di Casaluce.

Il 26 gennaio 2009 l`associazione Polieni in collaborazione con la diocesi di Aversa organizzo` il convegno dal titolo:

Casaluce: un ciclo trecentesco in terra angioina

Questo convegno nacque dalle parole del Prof. Tommaso Strinati dopo la publicazione di un preziose volume dal titolo Casaluce: un ciclo trecentesco in terra angioina: “vi devo almeno una mia presenza ad un convegno per ringraziarvi per il vostro sito web che mi ha incuriosito e portato qui a Casaluce, nell`Assisi del sud Italia”.  In fatti il Prof Strinati nella prefazione al libro ci ringrazia per il nostro lodevole e spassionato impegno per la divulgazione finilazzata alla tutela di un bene cosi importante.

Collaborazioni

Nel corso degli anni l’associazione Polieni ha collaborato con numerose associazioni presenti sul territorio campano, aiutando nell`organizzazione degli eventi ed in particolare attraverso comunicazioni orali.

17 dicembre 2011: intervento ass. Polieni: Relazione storica di Casaluce illustrata

Associazione Socio Culturale “Foro di Giano” di Frignano  in occasione di un tavolo di dibattito su Aversa ed il suo agro

10 marzo 2012: Percorso culturale Ass. Plieni: Casaluce ed Aversa il territorio prediletto degli angioini.

Associazione Socio Culturale “Foro di Giano” di Frignano –Durata evento 2 giornate

28 e 29 Settembre 2012: Percorso culturale Ass. Plieni: Casaluce ed Aversa il territorio prediletto degli angioini.

Associazione Socio Culturale “Foro di Giano” di Frignano –Durata evento 2 giornate

26 gennaio 2013: Simposio Ass. Polieni: Il monastero di Casaluce e l’architettura sveva

Associazione Socio Culturale “Foro di Giano” di Frignano

Ulteriori contributi

Ottenimento della dicitura corretta al San Giacomo di Casaluce esposto nel Museo Civico di Capodimonte – Napoli. Infatti finalmente il dipinto su legno, componente del famosissimo Polittico di Casaluce, riporta il luogo preciso di provenienza;

Indagine svolta dall’Interpool per l’ottenimento di informazioni relative al San Francesco di Casaluce, secondo elemento del Polittico di Andrea Vanni, e soprattutto del motivo per cui si trova esposto in Germania nel Museo Nazionale di Lendenau Altenburg.

Istanza Parlamentare:

Risposta:

Allegato B

Seduta n. 275 del 19/2/2008

INTERROGAZIONI PER LE QUALI È PERVENUTA RISPOSTA SCRITTA ALLA PRESIDENZA

(http://legxv.camera.it/resoconti/resoconto_allegato.asp?idSeduta=275&resoconto=btris¶m=btris)

SUPPA. – Al Ministro per i beni e le attività culturali. – Per sapere – premesso che:
il Santuario di Santa Maria di Casaluce in provincia di Caserta, già parte di un complesso fortificato di origine normanna sorto intorno all’anno mille, ha una grandissima rilevanza storica ed artistica essendo un importantissimo esempio di arte trecentesca nel 1300. Infatti quella che fu la prima fortezza normanna eretta in Italia ed in tutto il bacino del mediterraneo, venne trasformata in un monastero affidato in seguito all’ordine dei celestini, che ne presero possesso ufficialmente nel 1360, e che, per diversi secoli a venire lo curarono, ampliandolo e abbellendolo con pregiate pitture fiorentine, e dotandolo di un’icona bizantina importantissima; il Santuario custodisce, infatti, l’icona bizantina del XI sec. di Santa Maria di Casaluce e due idrie che la storia associa alle giare utilizzate da Gesù Cristo per compiere il primo miracolo alle nozze di Cana di Galilea; la sacra effige della Beata Vergine è meta di numerosissimi pellegrini provenienti da ogni parte d’Italia, i quali attingono anche l’acqua benedetta dalle idrie;
il ciclo pittorico degli affreschi trecenteschi della cappella detta «delle sette porte» attribuiti alla scuola di Giotto, è attualmente incompleto, perché parte degli affreschi sono stati asportati per essere restaurati a Napoli presso il museo di San Martino (una parte è stata a lungo esposta nella Cappella del Maschio Angioino) e mai riportati al loro luogo di origine;
questo importantissimo monumento, di fatto abbandonato da anni ad un inesorabile deterioramento, giace ad oggi in gravissime condizioni, a causa dei danni che il tempo, l’incuria, le numerose, ingiustificate manomissioni distruzioni e sottrazioni hanno provocato; Casaluce si trova comunque in zona di alto degrado e pertanto il restauro del Santuario potrebbe significare anche la volontà di recuperare un’intera area di antichissime origini ma da troppo tempo abbandonata a se stessa; la Sovrintendenza di Caserta ha messo in campo alcuni interventi, che però si sono rivelati frammentari e incompleti, a causa della cronica insufficienza dei fondi; la Presidenza del Consiglio dei ministri con nota del 30 novembre 2006 prot. Di.C:A:/11881/II-4.9.3, pur esprimendo parere favorevole alle richieste di intervento, comunicava al parroco del Santuario la mancanza di fondi; vani sono risultati i numerosissimi tentativi del parroco e di molti cittadini perché fossero reperiti fondi -: se il Ministro non ritenga di dover adottare misure efficaci volte ad assicurare a questo complesso monumentale finalmente la giusta attenzione, predisponendo un adeguato piano volto al ripristino, al restauro e al consolidamento del Santuario di Casaluce, al fine di evitare che un tale patrimonio storico artistico e culturale subisca dei danni irreparabili.
(4-04095)

Risposta. – Il complesso del Castello di origine normanna e della chiesa di Santa Maria ad Nives è stato oggetto diversi interventi di tutela da parte della Soprintendenza di Napoli a partire dalla metà degli anni ’60.
Un primo importante intervento di recupero avvenuto negli anni ’80 ha riguardato l’interno dell’edificio riportando alla 
luce le originarie crociere gotiche celate sotto la struttura barocca.

Successivamente, la Conferenza episcopale italiana ha finanziato i lavori relativi alla facciata ed alla sistemazione della parte interna della copertura.
Negli anni scorsi la Soprintendenza ha più volte chiesto fondi per riconsegnare al loro luogo di origine almeno una parte degli affreschi trecenteschi staccati nel corso dei primi importanti interventi di tutela risalenti agli anni ’60, ma non li ha ottenuti.
Attualmente, la chiesa di Santa Maria ad Nives è stata inserita nella programmazione triennale 2008-2010 per un importo complessivo di 50.000,00 euro.

Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali: Danielle Mazzonis.

Contabile Programmazione Triennale 2008-2010

Nel triennio 2008-2010 come da risposta all’istanza parlamentare furono accordati per il restauro degli affreschi Euro 46.000,00 nel 2008, Euro 50.000,00 nel 2009 ed Euro 50.000,00 nel 2010 per un totale di 146.000,00.